Il web writing è diverso dagli altri tipi di scrittura? E ci sono dei trucchi retorici che bisogna conoscere per farsi leggere sul web? Ecco quali sono

Cos’è il web writing? Fondamentalmente è la scrittura sul web. Grazie ad esso e ai professionisti del settore, ogni sito può vantare contenuti di qualità.

Così come il web design, anche il web writing ha gli stessi obiettivi: veicolare informazioni in maniera chiara ed esplicativa, senza rinunciare alla bellezza. Se il web design punta a una bellezza puramente grafica e visiva, il web writing coinvolge anche altri fattori. Udito, memoria, e tutti gli altri sensi che vengono stimolati dalla lettura sono fattori fondamentali.

La scrittura sul web è diversa da quella normale? Sì e no.
Partiamo dal contenuto. Se dobbiamo scrivere il contenuto per un sito web di idraulica, non possiamo iniziare a parlare di astrofisica. Il web writing è strettamente legato al sito. I contenuti non possono discostarsi troppo dal tema principale, o ne risentirebbe il fattore SEO. Su questo non si discosta molto dalla scrittura. La pertinenza è la prima regola della scrittura, ma sul web è più “stretta”. Non sempre possiamo permetterci le stesse divagazioni che possiamo permetterci altrove.

La struttura del contenuto dovrà essere diversa. Sul web tutti sono smart and fast, l’attenzione non è la stessa che possono avere leggendo un libro. Per questo spesso un sito o un blog viene abbandonato a metà lettura.

Come farsi leggere? Scopriamolo insieme.

Semplici regole del web writing per farsi leggere

Vediamo insieme alcune semplici regole di web writing che bisogna tenere a mente per farsi leggere.

Ciceroni 2.0.

Cicerone è noto (soprattutto tra i ragazzi del liceo classico) per i suoi periodi infiniti. Leggere un periodo pieno di subordinate e coordinate stanca. Proprio perché sul web l’attenzione è più bassa, non possiamo permetterci la retorica magniloquente di Cicerone. Una frase con una subordinata o coordinata va benissimo. Così il lettore non perderà il filo nel leggere né avrà l’impressione di leggere i “pensierini” delle elementari. Se state scrivendo per un blog, evitate i flussi di coscienza di Joyce. Tanto facili da scrivere quanto difficili da leggere. Il web writing mal si accorda con una sequela di frasi e pensieri senza fine. In poche parole? Siate più concisi che potete.

Quarta parete

Di grande aiuto è rivolgersi direttamente al lettore. Nelle opere letterarie (soprattutto quelle teatrali) viene definito abbattimento della quarta parete. Soprattutto nei contenuti più lunghi, rivolgersi direttamente al lettore potrà facilitare la lettura. Sentendosi coinvolto, l’utente, continuerà a leggere: state parlando con lui, non dissertando su un argomento. Fate attenzione a scegliere una persona verbale e mantenerla. Potete rivolgervi a un “tu” singolo o a un “voi” quindi una comunità.

Domande e risposte

Così come rivolgersi al lettore aiuta a mantenere alta l’attenzione, anche porre domande può essere fondamentale. Porre domande nel vostro contenuto non solo mantiene alta l’attenzione del lettore. Eviterà infatti l’effetto “lezione pedante” che tanto ci hanno annoiato nei banchi di scuola. Darà un tocco dinamico al vostro web writing. È anche importante per un posizionamento SEO. Spesso, sono proprio le domande che ponete a essere quelle cercate sul motore di ricerca.

Dinamismo visivo

Quando si parla di un argomento complesso è meglio suddividere il proprio contenuto in più parti. Fate una scaletta dei punti principali e dividete il vostro articolo in più paragrafi e sottoparagrafi. Usate la formattazione, come il grassetto (importante anche questo per il SEO) per sottolineare concetti e keywords. Anche gli elenchi puntati possono essere utili: a forte impatto visivo possono riassumere in breve un concetto complesso.

Link interni ed esterni

Per non appesantire troppo il vostro contenuto, inserite link ad articoli vostri (link interni) o di altri siti (link esterni) che rimandano a concetti che avete solo accennato. Nel primo caso dimostrerete all’utente che siete padroni dell’argomento e che il vostro sito o blog è interessante. Nel secondo caso dimostrerete umiltà che fa sempre piacere vedere. Spesso, soprattutto quando si scrive, si può cadere in un registro che viene percepito come “saccentino”. Un link esterno evita questo effetto. Sembra dire “caro lettore, questo Tizio ha scritto su questo argomento un articolo interessante”.

Registro

Scegliete un registro e mantenetelo. Il più “facile” da gestire è quello colloquiale. Più gradevole da leggere e da scrivere, anch’esso nasconde delle insidie. Non lasciatevi tentare dal fascino di parole poco usate o desuete: striderebbero troppo con il registro colloquiale. Sono inoltre difficile da inserire anche se scegliete un registro più formale. Una volta individuate le vostre keywords stilate una lista dei sinonimi e parole affini e usatele per evitare troppe ripetizioni. Un contenuto troppo ripetitivo può annoiare il lettore. Siate coerenti con le vostre scelte, ma soprattutto con ciò che siete. La scelta del linguaggio può dire molto su chi siete e come il vostro brand vuole approcciarsi al proprio target.

Questi sono i sei punti che reputiamo importanti per un buon web writing. Chiarezza, essenzialità, dinamismo, coerenza. Sono tutti fattori che reputiamo importanti per produrre contenuti di qualità e che siano piacevoli da leggere. Voi che ne pensate? Fatecelo sapere in un commento!