User generated content, ovvero come i contenuti postati dai clienti sono importanti per un brand

Gli strumenti odierni per accrescere il proprio business e consolidare la propria brand identity crescono sempre di più. Acquistano sempre nuove tematiche e si sviluppano al fine di premiare l’originalità e l’incisività del proprio marchio. Uno degli strumenti più potenti è sicuramente il social media marketing  che da l’opportunità alle aziende di raggiungere facilmente il proprio target, aumentare la visibilità e interagire con i propri clienti. Ma non è tutto oro quello che luccica.

Se da un lato l’advertising online  si può avvalere del potere mediatico dei social, è sempre più difficile risaltare in un mondo dove le pubblicità si susseguono rapidamente, perdendo quindi la loro forza iniziale.

La piattaforma Marvk ha  recentemente analizzato 25 milioni di post su Facebook pubblicati da gennaio a dicembre 2016. Lo studio ha rilevato l’importanza dell’ user generated content, ossia tutti i contenuti (foto, commenti, recensioni, video) postati dall’utente e riguardanti un brand. È stato notato infatti, che questi contenuti sono sette volte più efficaci dei contenuti postati direttamente dall’azienda.

User generated content: l’efficacia del passaparola

Si può definire l’user generated content come un passaparola social. Non essendo avvertito come advertising, ed essendo formato da post spontanei avrà la capacità di avvicinare anche l’utente più ostico al brand. Leggendo i contenuti dei propri amici sui social, si avrà una probabilità più elevata che l’utente diventi un cliente.

In questo contesto nasce la figura di “micro-influencers”, ossia quegli utenti con un range di amici e followers che va dai 500 ai 5000.  Essi giocano un ruolo fondamentale per la diffusione del brand. Molti di essi, sono considerati quasi delle star, ma nell’immaginario collettivo ricoprono il ruolo di portavoce dell'”utente medio”. I loro fan si rispecchiano in essi e si fidano delle loro opinioni e recensioni.

Questa pubblicità “indiretta”, questo passaparola social, presenta una nuova sfida per le aziende che si vogliono affermare nel mercato e che dovranno imparare a gestire. Soprattutto in un contesto in cui i sistemi per bloccare l’advertising stanno aumentando del 43%.

Attivare questi processi spontanei non sarà facile. Bisognerà non solo consolidare la brand identity ma anche avere una reputazione online solida e  coerente. Per coinvolgere gli utenti a partecipare  attivamente al marketing si avrà bisogno di una strategia mirata. Ma come tutti i più difficili quesiti la risposta è sempre la più semplice.

Rimanete fedeli alla vostra brand identity. Sempre.